Pensiero di notte numero uno (parafrasando Guccini)

A cura di Zar@

La notte ha tanti occhi, il giorno uno solo. Ma se accecassi quell’unico occhio, la vita intera si spegnerebbe. Non è questione di una luce o cento.

Il punto non è neppure la luce, ma quanto illumina, quale sentiero e quanto sia bello perdersi. Nelle strade, nei focolari, negli occhi. Nel tormento degli sguardi. Nelle ossessioni delle mancanze. Nelle illusioni, che poi sono solo distrazioni, vie di fuga, da sé prima di tutto.

Amare è compromettersi. Al calar della notte, svestirsi delle proprie carni per concedersi al sogno – inconfessabile – di un nuovo innocente peccato. Scoprire la lacerante grazia del contraddittorio.

La bellezza di un essere notturno che disarma, per arrendersi al proprio opposto: il nulla. Ciò che siamo.

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