Redazione
Spiriti di luce affogati nell’ombra di una notte arcuata, indecisa, come una nota stonata nel silenzio attonito del mondo.
La tua voce arriva da lontano e mi sbroglia il sangue nelle vene.
Sei primavera di corbezzolo, di api e di miele amaro.
Il gioco folle e crudele di due anime bambine.
La danza immobile di una genuina finzione.
Caldo come un frutto proibito e innocente come una cicatrice nel cuore.
Sei la terra che sorregge i passi scalzi, incerti, nel cammino di una passione acerba e colpevole.
Ardi di neve sciolta al sole di febbraio.
Profumi di niente. Sei il peso di un’assenza. Il sollievo di un dolore vivo.
La mia sconfitta più preziosa.
