Donne consapevoli

A cura di Zar@

Ogni anno, l’8 marzo, è così.

Nella Giornata della donna, tante mimose, tanti auguri e sovrabbondanza di retorica. Al maschile e al femminile. Qualche manifestazione di quelle altrettanto retoriche, soliti slogan, solita inconcludenza.

Dovrebbe essere una giornata per fare il punto sui diritti delle donne nel lungo e tortuoso cammino di emancipazione. A giudicare dalle dediche sui social sembrerebbe piuttosto San Valentino. Auguri e dichiarazioni d’amore a parole, mentre nei fatti si continua a ricoprire un ruolo sociale di preminenza e, talvolta violenta, prevaricazione.

Cari uomini, le donne non hanno bisogno dei vostri auguri, ma di poter finalmente deporre le armi, di non dover lottare per dimostrare l’ovvio, il loro valore.

Di essere diverse e al tempo stesso pari a voi.

Certo, sarebbe bello se questa consapevolezza l’avessero in primis le donne. Anestetizzate dal consumismo, sono le prime a fraintendere questa giornata.

Auguri, dunque, di nuova o vecchia consapevolezza e di una fine non troppo lontana dell’inevitabile lotta. Lotta da condurre accanto agli uomini, quelli veri.

Quelli migliori.

Lascia un commento