Spazio poesia: Cesare Pavese

A cura di Zar@

Quali sono le poesie che si imprimono nella nostra mente come chiodi ben piazzati, a tenere saldati pensieri ed emozioni, affinché non li perdiamo per strada? Quali e quante? La casa di Pavese è una delle mie preferite. La condivido con voi in questa calda mattina d’agosto, come una carezza amichevole.

L’uomo solo ascolta la voce calma
con lo sguardo socchiuso, quasi un respiro
gli alitasse sul volto, un respiro amico
che risale, incredibile, dal tempo andato.

L’uomo solo ascolta la voce antica
che i suoi padri, nei tempi, hanno udito, chiara
e raccolta, una voce che come il verde
degli stagni e dei colli incupisce a sera.

L’uomo solo conosce una voce d’ombra,
carezzante, che sgorga nei toni calmi
di una polla segreta: la beve intento,
occhi chiusi, e non pare che l’abbia accanto.

E’ la voce che un giorno ha fermato il padre
di suo padre, e ciascuno del sangue morto.
Una voce di donna che suona segreta
sulla soglia di casa, al cadere del buio.

Cesare Pavese

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