A cura di Zar@
Sempre caro mi fu…
Leopardi sono stata innamorata di te, a 15 anni, quando tutti dicevano che eri il classico bruttarello intelligente, un po’ asociale e represso. Quando tutti ti definivano un pessimista cosmico. Io ti leggevo e immaginavo di baciarti sulle labbra, sognando di meritare una tua poesia, anche solo qualche verso.
Le amiche desideravano cantanti, calciatori, attori vivi e morti, facce da poster e corpi da Cioè. Io desideravo Giacomo Leopardi. Pensavo che saremmo stati una bella coppia, io bella e lui geniale.
La realtà è stata meno benevola.
Ho conosciuto un solo poeta nella mia vita, arrogante e nevrotico, oltre modo narciso e soprattutto privo di qualsiasi interesse per la sottoscritta. In alcuni momenti ho pensato di odiarlo. Per fortuna il passato è passato. E poi, parliamoci chiaro, non era Leopardi. Non aveva il suo genio e il fascino disperato. Era un discreto paroliere e niente più.
Al di là di tutto è chiara una cosa: non è destino che ispiri poesia! La mia vita è pura prosa. E naufragar m’è dolce in questo mare.

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